Dic 22, 2018 12:35 CET
  • Fanatismo, falso volto dell’Islam (62)

Amici come ben ricorderete vi abbiamo spiegato che negli anni successivi alla dipartita del Profeta dell’Islam, i primi due califfi con la scusa di voler evitare che nascessero delle divergenze nella comunità islamica per quanto riguarda la narrazione degli hadith attribuiti al Profeta,  impedirono ai musulmani di raccogliere la sunna del Profeta.

E così nel corso degli anni tanti hadith furono destinati a scomparire.

Mu'awiya ibn Abi Sufyan che fu il primo califfo omayyade dopo il martirio dell’Imam Ali (as), istituì quello che può definirsi come il primo dicastero per la falsa propaganda nel mondo. In quell’epoca si attribuivano facilmente falsi hadith al Profeta Muhammad (as).Quindi erano soliti inventare hadith per ottenere benefici dai governanti.

Il divieto di narrare gli hadith durò quasi cent’anni. E solo nel 100 dell’egira, Omar ibne Abdul-Aziz ordinò di raccogliere i hadith(detti del profeta)affinché non andassero perduti.

Abdulsziz fu l'ottavo califfo della dinastia omayyade-marwanide ( (Medina o forse in Egitto, 682 circa – Aleppo, 720). Diversamente dagli altri califfi omayyadi, pubblicò un editto che vietò di maledire Ali ibne Abi Ṭalib alla fine delle preghiere del venerdì: usanza istituita dal primo califfo omayyade-marwanide Marwan b. al-Ḥakam una trentina di anni prima. 

Lui morì presso Aleppo nel 720 e gli succedette il cugino Yazid II.

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Abd al-Aziz pur regnando per un breve periodo, venne considerato uno dei sovrani positivi della storia islamica, sia per i sunniti, sia per gli sciiti.

Il divieto di narrare gli hadith del profeta durante i primi cento anni dopo la dipartita del Profeta ebbe negative conseguenze. Molti preziosi hadith dell’Inviato di Dio andarono perduti nel corso degli anni e furono sepolti insieme ai compagni del profeta che lo avevano sempre accompagnato.

Ali ibn Abi talib, il primo imam sciita, cugino e genero del profeta fu una delle persone che scriveva e raccoglieva i detti del profeta per le future generazioni. 

Oum Salama la moglie del Profeta raccontò che un giorno l’inviato di Dio chiamò Ali e gli chiese di portare un pezzo di pelle. Poi lo stesso profeta pronunciava in modo chiaro gli hadith e Ali li scriveva. Scrissero costì tanti hadith che ormai neanche nella parte dietro della pelle c’era più spazio per aggiungere altri detti. 

Però Ibn Hazm (Cordova, 7 novembre 994 – Huelva) uno dei giuristi e storici sunniti, sostenne che nelle fonti dei sunniti  solo 596 hadith venissero narrati dall'Imam Ali, il fidato compagno del Profeta, 13 dall'imam Hassan e 8 dall'imam Hussain(nipoti del Profeta).

Anche Ubayy ibn Ka'b fu uno dei fedeli compagni del  Profeta, uno di quelli che sapeva anche a memoria il sacro Corano. Però, secondo Ibn Hazm, anche da lui solo 164 hadith furono raccontati.

Secondo lo storico sunnita,  ancora da Salman al-Farsi, il saggio compagno dell’Inviato di Dio di cui aveva affermato di essere dotato della Sapienza degli antichi e dei seguaci delle generazioni successive, vennero trasmessi solo 6 hadith e da Abuzar Qafari, l’altro Fedele sahaba di Maometto solo 281 hadith sono giunti a noi. 

La cosa strana è il fatto che da uno come Abu Hurayra che solo per due anni stava con il Profeta, fossero tramandati circa 5974 hadith. L’autenticità di molti hadith narrati da Abu Hurayra che contrastavano con il contenuto del sacro corano, venne messa in discussione perfino da alcuni grandi ulema sunniti.

Come abbiamo già accennato la comparsa di hadith inventati e attribuiti al Santo Profeta (as) ebbe inizio durante la sua vita. “chi dice intenzionalmente una menzogna contro di me, deve preparare la sua dimora nel Fuoco...”

Putroppo il numero degli hadith falsi che venivano attribuiti al Profeta dell’islam era così elevato che gli studiosi di hadith (muhaddith) furono costretti a selezionare solo una piccola e limitata raccolta dei detti attribuiti al profeta della cui autenticità erano sicuri. 

Abu Dawud, per esempio, nel suo libro Sunan, una delle sei maggiori raccolte Sunnite, di 500.000 ḥadith raccolti, ne inserì soltanto 4.800.

Al-Bukhari, uno degli studiosi di ḥadīth sunnita, di 300.000 tradizioni orali raccolte, ne inserì solo 2.602 nel suo Ṣaḥiḥ, la più importante delle sei maggiori raccolte di aḥadith dei sunniti.  

Anche il Musnad di Ahmad ibn Hanbal, un teologo e giureconsulto sunnita, contniene 750mila hadith scelti tra I 90 mila detti raccolti da Ibn Hanbal.

Questi drammatici numeri degli hadith non attendibili riportati dalle stesse fonti Sunnite rivela il fatto che  numerosi hadith furono inventati per ottenere interessi e benefici dai sovrani.